Riflessioni before Banjo
Per
anni, intorno al 2000, ci ha isolato, ci ha diviso. Ed ora, invece, la Rete ci
unisce sempre di più. Come nei migliori romanzi di fantascienza, il Web, dio
superiore e benevolo, ci connette l’uno all’altro con un tocco, uno sguardo
sullo schermo, sempre più prossimi alla telepatia. Ora insegnandoci etica,
solidarietà, collaborazione, ora trasformando i nostri arti e i nostri sensi in
direzione “Evoluzione della specie”. Estensioni del nostro corpo sono infatti
gli smarthphone, i tablet e chissà cos’altro tra un paio d’anni. Viviamo di touch, di link, di app. Toccare,
connettere, applicare. Gesti che Uniscono nel Fare. È proprio così che ci
eravamo immaginati il futuro. Ed è qui che siamo arrivati. Chi l’avrebbe detto.
Io, da incorreggibile pessimista, non di certo. Eppure ci siamo, tutti insieme,
legati l’uno all’altro sempre e dovunque. Integrando tecnologie e manualità, codici
html e tradizioni, riti locali e hashtag globali.
Banjo App
Continuando
per questa strada e tenendoci strettamente a destra siamo arrivati a Banjo. Il
Boom in Italia da poco, il successo vedremo. Con 5 milioni di utenti,
utilizzata in 190 Paesi, Banjo è un App per iOS e Android che ci consente di
scoprire e vivere in tempo reale gli eventi di una città del mondo, pur essendo
fisicamente in un'altra. Aggrega, infatti, in un’unica bacheca tutti i feed dei
followers iscritti ai social network più conosciuti. Il
fondatore è Damien Patton, pioniere
e mentore all’ Harvard Innovation Lab.
Come funziona
Il
viaggio virtuale di Banjo funziona così. La piattaforma geolocalizzata permette
di effettuare delle ricerche per località, conoscere in tempo reale cosa
succede e dove. E fin qui ci siamo. Tutti i feed che ci arrivano inoltre,
possono essere ordinati, in base alle nostre esigenze, per categorie. Se creiamo
la sezione Cucina ad esempio, lì troveremo tutte le ricette, i tutorial, i post
che riguardano quell’argomento. Ma la suddivisione per categorie può essere
anche trasversale. Video, foto, status. Ognuno ha il suo ordine mentale. E poi
gli eventi, sistemati di default in ordine cronologico, sono segnalati per
tempo e senza ridondanze, con la possibilità di recuperare contenuti passati
dalla timeline.
Dove sta andando
Come
ci insegna la storia, la tecnologia non sempre segue la strada per lei
designata. Soprattutto in campo social, accade sempre più frequentemente di
vedere una piattaforma prendere il volo e via via allontanarsi dall’idea madre
del suo creatore. Idem per Banjo. Ma quanto volerà il nostro Icaro e,
soprattutto, starà attento a non avvicinarsi troppo al sole? Pare infatti che l’applicazione
fosse destinata a grandi cambiamenti. Integrazione di differenti piattaforme,
condivisione e conoscenza di eventi sportivi, feste locali ed altre
manifestazioni culturali finora conosciute solo in un determinato territorio.
Attualmente, invece, Banjo si limita a fungere da guida per eventi dal mondo.
Ma ancora è tutto da vedere.
Io
ho letto di questa app grazie ad Anna, ma la vogliamo provare insieme? La Zia
aspetta le vostre impressioni qui sotto per condividerle con gli altri nipoti!
Ps:
Last minute considerazioni. L’azzurro social ora ha proprio stancato.
La
vostra tecnologica quanto basta Zia Cin
Nessun commento:
Posta un commento